-->

lunedì 19 novembre 2012

Cordone ombelicale e cellule staminali


Dopo la nascita del bambino, nella routine ospedaliera, la recisione del cordone ombelicale  è pressoché immediata, mentre fisiologicamente il cordone smette di pulsare quando il  neonato è pronto a respirare da solo e il suo adattamento fuori dall'utero materno è  completato. Tagliando il cordone ombelicale subito dopo la  nascita si interrompe il passaggio del sangue tra madre e bambino e  si separa il bambino dalla placenta ancora funzionante.

Questa pratica, a cui abitualmente si assiste in sala parto, appare insensata, affrettata, errata.   La raccolta del sangue cordonale e la sua conservazione in banche per un dubbio suo futuro utilizzo hanno un valore puramente speculativo. Le cellule staminali del cordone del bambino, se lasciato integro fino a che cessa di pulsare, migrano naturalmente dalla placenta nel corpo del bambino. Si parla di autotrasfusione originaria o trapianto autologo. Il trapianto autologo di cellule staminali è tipico dei mammiferi.

Lasciare il cordone intatto, senza amputarlo, prima di essere certi che il  bambino abbia ricevuto l’intera scorta del suo sangue è essenziale.

E' idea comune ritenere che la pratica del taglio precoce sia innocua per la madre e per il bambino. Ma dopo la nascita il cordone ombelicale continua a pulsare perché la placenta continua il suo lavoro di supporto fino a quando il neonato non è in grado di respirare e di ricevere l'ossigeno dai suoi polmoni e non più dalle arterie ombelicali. L'ostetrica con cui è nata Emma ci diceva durante gli incontri pre-parto che la placenta è una sorta di doppia possibilità che il neonato ha per sopravvivere: appena emerso dal canale del parto egli infatti ha la possibilità di essere ossigenato e nutrito ancora per un po' mentre intanto inizia a respirare.

Il bambino a cui viene reciso subito il cordone è privato della sua fonte di ossigeno ed è costretto a compiere
il primo respiro troppo in fretta facendo arrivare l'aria bruscamente nei polmoni. Questo comporta un inteso bruciore alle vie respiratorie: ecco il pianto disperato, quel pianto e quel viso contratto che siamo abituati a ritenere normale. Ma se si attende che che il cordone ombelicale abbia smesso di pulsare si osserva il primo respiro  sul viso disteso e sereno del neonato rispettato nei suoi tempi.

Rispettare i tempi del parto e ritardare il taglio del cordone fa sì che quel sangue così prezioso arrivi al neonato: si tratta di un sangue ricco di cellule staminali, ossigeno, ferro, globuli rossi e ormoni materni, fondamentali per il primo attacco al seno.

E' dunque importante che ogni donna abbia chiari questi aspetti della nascita e pretenda che i tempi fisiologici siano rispettati.


Segnalo questo articolo di Oggiscienza molto interessante ed esaustivo:  Tutte le bugie delle banche private del cordone.


2 commenti:

  1. Concordo. Il ferro contenuto nel sangue cordonale funziona da riserva per il bimbo durante tutto il suo primo anno di vita!!!
    Un salutone,
    a presto!
    :-)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ho conosciuto la bufala delle banche private del cordone grazie ad un tuo articolo! Buona giornata!

      Elimina

Grazie per le tue parole

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...