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mercoledì 27 febbraio 2013

Il Giardino della Salute a Perugia


Perché partorire a casa oggi?

Il parto a domicilio è un'esperienza unica. 
Laddove ci sono le condizioni di fisiologia e la coppia lo desidera, è  un evento che porta con sé rispetto, salute per la mamma, la creatura e il papà, riconoscimento della sacralità di questo evento e restituzione dello stesso al suo ambiente sociale e comunitario. 
E per l'ostetrica che sceglie di svolgere il suo lavoro accanto a queste famiglie è sicuramente un modo di lavorare in sintonia con il proprio sentire.

Il Giardino della Salute
Vocabolo Barcaccia, 5
Valfabbrica, Perugia
Tel. 338 6243351   3470707296   3471772429
ilgiardinodellasalute@yahoo.it

L'associazione il Giardino della Salute nasce con l'intento di promuovere un concetto di salute che tenga conto della complessità e unicità delle persone e che le aiuti ad essere soggetti protagonisti del proprio ben-essere nel mondo. Alcune di noi sono ostetriche,  altre sono mamme che hanno fatto la scelta di partorire a casa, altre invece lo hanno fatto in ospedale.
Alcune di noi sono state promotrici di una delle due proposte di legge (non ancora approvate) sul rimborso del parto extraospedaliero in Umbria.


lunedì 25 febbraio 2013

alla finestra


A few light taps upon the pane made him turn to the window. It had begun to snow again. He watched sleepily the flakes, silver and dark, falling obliquely against the lamplight. The time had come for him to set out on his journey westward.

Yes, the newspapers were right: snow was general all over Ireland. It was falling on every part of the dark central plain, on the treeless hills, falling softly upon the Bog of Allen and, farther westward, softly falling into the dark mutinous Shannon waves. It was falling, too, upon every part of the lonely churchyard on the hill where Michael Furey lay buried. It lay thickly drifted on the crooked crosses and headstones, on the spears of the little gate, on the barren thorns.

His soul swooned slowly as he heard the snow falling faintly through the universe and faintly falling, like the descent of their last end, upon all the living and the dead.

James Joyce, Dubliners, London, Penguin, 2000:225


giovedì 14 febbraio 2013

I Melagrani a San Giminiano


Perché partorire a casa oggi?

Perché la gravidanza e il parto non sono malattie, ma anzi manifestazioni della salute e della forza delle donne.
Siamo un gruppo di professionisti/e convinti che oggi la nascita sia profondamente malata , che vi sia un eccesso di medicalizzazione, che il parto normale senza interferenze sia diventato una rarità, e che questo abbia un impatto negativo sulla vita dei genitori e dei piccoli che nascono. 
Le donne dovrebbero riacquistare fiducia nella loro potenza generatrice., cercare di mettere il loro corpo nelle condizioni di dare il meglio di sé e fare delle scelte più consapevoli per un momento così importante della vita.  
L'ospedale non è sempre il posto più giusto per far nascere un figlio , e molte donne dovrebbero considerare l'ipotesi di farlo da protagoniste nella propria casa , assistite da professionisti sensibili che credano niella capacità naturali del loro corpo . Gli studi scientifici confermano che il proprio domicilio è per la donna un luogo sicuro per partorire.
In assenza di situazioni di patologia, le ostetriche sono le figure più adatte ad accompagnare in continuità la donna nella gravidanza, nel parto e in puerperio .
Come associazione aiutiamo  le coppie che desiderano avere una nascita dolce e indisturbata sia in casa che in ospedale.

Associazione I Melagrani, San Gimignano
Lavoriamo nel territorio di Siena e provincia e zone limitrofe

Dott.ssa Barbara Grandi    
335 7077886     grandi.bar@gmail.com
Ostetrica Alice Petrini        
339 4675911     nascitaconsapevole@hotmail.it
Ostetrica Beatrice Pallari    
349 6841282     beatricepallari@gmail.com
Ostetrica Graziella Noni      
340 3881288     g.noni@email.it
Ostetrica Silvia Chiaramonti
339 8582796     silviac82@yahoo.it

mercoledì 13 febbraio 2013

La nostra esperienza con i pannolini lavabili: parte seconda


Una premessa: non parlo della nostra esperienza con i pannolini lavabili per autocelebrare la nostra scelta, ma per offrire un'esperienza di orientamento e di confronto a chi desidera avvicinarsi al mondo dei lavabili e non sa da che parte iniziare. Per me è stato così. L'esperienza di tante mamme in rete mi è stata di grande aiuto quando mi sono affacciata al mondo dei pannolini lavabili e ora che li uso con soddisfazione, vorrei fare lo stesso. 

Nella prima parte di questo resoconto ho parlato dei primi lavabili che abbiamo provato e utilizzato. Dopo il primo ordine di pannolini, che ci hanno regalato i nostri amici, il nostro corredo corrispondeva a: 8 Real Easy AllInOne, 2 Pocket, 6 Prefold Coop. Siamo così finalmente passati da un uso part time a un uso full time e ho finalmente smesso di lavare i pannolini a mano, perché fino ad allora, avendone troppo pochi, non mi osavo a fare una lavatrice. 

Dopo un mese circa di utilizzo ci siamo resi conto che per avere un buon giro e non dover fare continuamente la lavatrice, ci servivano almeno altri 4 pannolini. Abbiamo pensato di comprare dei Pocket, veloci nell'asciugatura e versatili nell'essere 'farciti' a seconda dell'occorrenza. Abbiamo scelto i Thirsties Duo Diaper, che ci sono piaciuti molto nel doppio inserto canapa+micorfibra. Alla fine il nostro corredo taglia S completo è composto da: 8 Real Easy AllInOne, 6 Pocket, 6 Prefold Coop.
Con 20 pannolini ci siamo trovati comodi nel lavaggio e nell'asciugatura. La diversificazione dei modelli è utile, secondo me, per ottimizzare l'uso a seconda del bisogno e per l'eventuale problema dell'asciugatura. 

Questa è stata la nostra scelta, ne siamo stati soddisfatti e ora possiamo confermare che non esiste il pannolino perfetto, ma che ognuno deve trovare la propria formula. Nella scelta dei pannolini taglia M, infatti,  ci siamo orientati diversamente.

. . . continua . . .

lunedì 11 febbraio 2013

La Maternità a Torino


Perché partorire a casa oggi?

La risposta dell'ostetrica Marina Lisa socia fondatrice dell'associazione La Maternità, che da anni si impegna per migliorare l’assistenza al percorso nascita.

Innanzitutto perché è di nuovo possibile, anche se in alcune regioni italiane può essere più difficile trovare le ostetriche organizzate in servizi. 
Poi perché è sicuro…..per la mamma, per il bambino, per l’ostetrica. La sicurezza è il risultato di una giusta commistione tra capacità innate di mamma e bambino di riprodursi e nascere, e capacità dell’ostetrica di favorire al meglio l’espressione di queste capacità innate. Non che un’ostetrica che assiste in ospedale non possa farlo, ma è più complicato. Perché assiste mamme, bambini, coppie che non conosce, di cui non ha seguito la gravidanza e che non rivedrà più dopo la nascita.  
La scelta a volte non è su di una strada diritta, pianeggiante e limpida. Assisto parti a domicilio da 20 anni ed ogni parto è innanzitutto un incontro, con una mamma, una coppia, un feto prima ed un neonato poi. Ogni volta la strada da percorrere è diversa; l’attesa, l’accoglienza, l’ascolto, l’osservazione sono i miei strumenti più preziosi.  
Perché scegliere il parto a domicilio oggi: dal mio punto di vista perché credo sia il modo migliore per mamma, papà e bambino per incontrarsi sulla stessa strada e continuare a percorrerla assieme con quello che arriva senza interruzioni ed intrusioni.

Associazione La Maternità
Via Vincenzo Gioberti 71 – Torino
011 5807409     338 5301442


venerdì 8 febbraio 2013

Ancora sull'allattamento


Commentando questo post di Kosenrufu Mama, ho fatto alcune riflessioni sull'allattamento che vorrei condividere. Si parlava di smettere di allattare. Si parlava di indipendenza. 

Emma ha ormai 11 mesi, continuo ad allattarla a richiesta, anche se le poppate si sono molto ridotte. Mangia di gusto a pranzo e cena, è sempre molto interessata al cibo che c'è in tavola e assaggia tutto volentieri. Un  bambino di un anno conosce perfettamente la differenza tra cibo e latte di mamma. Sono per lui due cose totalmente diverse, e non penso che i nostri piccoli cerchino ancora il seno per riempirsi la pancia. 

Il latte e l'allattare sono un legame, una relazione intimissima, una fase della vita di mamma e bambino.

Fatico a capire il perché di una scelta netta che interrompe. Non credo che eliminando le poppate un bambino mangi di più. O diventi più indipendente. Non credo a chi dice "Lo faccio per lui, per la sua autonomia". 

Io credo che l'indipendenza vada acquisita e non imposta. Come camminare, o parlare o altre tappe della vita di un bambino: quando un piccolo è pronto, cammina, parla... Così mi figuro anche la fine del nostro allattamento. 

Ma l'allattamento è una relazione a due e se uno dei due soggetti non ne trae più beneficio, è scontento o stanco, è fondamentale per entrambi che si comporti seguendo il proprio istinto. 

Questa è la nostra esperienza, ma ogni mamma e ogni bambino sono diversissimi e unici. 


martedì 5 febbraio 2013

Il ritmo in ogni cosa


Emma sente il ritmo in ogni cosa. E balla.

Balla quando mi lavo i denti, balla quando sente la lavatrice che va, balla quando sente i rumori del vento, balla quando Jacopo suona la chitarra, balla quando uso il frullatore a immersione, balla quando sente l'acqua che scorre, balla quando suona il djembe, ma questo è facile, e quanto le piace. Sente il ritmo di ogni oggetto, sente il ritmo di ogni azione e mi emoziona. 

Credo che questa sensibilità sia propria di ogni bambino, ma a me piace pensare che lei abbia un grande senso musicale, un innato senso del ritmo che si svela nell'ascolto attento di ogni rumore.


venerdì 1 febbraio 2013

Franca Fronte a Piossasco


Le parole di oggi sono di Franca Fronte, ostetrica e autrice di un blog ricchissimo di riflessioni e informazioni Intorno alla Nascita

Riflettere su come facciamo nascere i nostri figli non smette di essere necessario. Nella pratica, il cambiamento culturale indispensabile a trasformare il modo di intendere l’assistenza alla nascita fatica a progredire, evolvere e radicarsi nella mentalità degli operatori sanitari, ma spesso anche nelle persone direttamente interessate all’arrivo di un bambino. La circolazione di idee, informazioni e dati che provengono dalla ricerca scientifica può veicolare strumenti di conoscenza e competenze per assumere decisioni informate e consapevoli.

Perché partorire a casa oggi?

Questa è la mia risposta personale, dopo il parto delle mie due figlie: perché poter disporre della propria intimità fisica ed emotiva non solo rappresenta la migliore protezione nei confronti dell'evento, ma permette di vivere tutta l'intensità dell'esperienza, attimo per attimo, e di conservarla e richiamarla alla mente nel tempo, accrescendone il valore!

Franca Fronte
Via Fontanesi 17, 10045 – Piossasco (TO)
011 9068586    335 8085771


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