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giovedì 31 gennaio 2013

Liberiamo una ricetta: grezzi di farro e arancia


La ricetta che libero è una creazione estemporanea dall'ottimo risultato. La libero pensando che quando sei allineato con te stesso, le cose funzionano, sempre. Vorrei solo saperlo fare più spesso.

Grezzi di farro e arancia

300 g farina bianca 0
200 g farina di farro semi integrale
130 g di burro
200 g zucchero di canna grezzo
2 uova
scorza di un'arancia
1 pizzico di sale
1 bustina di lievito

Miscelare le farine con il lievito, disporle a fontana sul banco, aggiungere al centro lo zucchero, la scorza e il burro e lavorarli. Aggiungere le uova e incorporare la farina, lavorando la pasta fino a che è compatta. Se risulta troppo dura, a causa della dose ridotta di burro, ammorbidirla con il succo dell'arancia. Stendere una parte di impasto, con uno spessore di 5 mm e tagliare con un coppapasta tondo. Infornare 10-15 minuti a 180°.

Le storie sono per chi le ascolta, le ricette per chi le mangia. Questa ricetta la regalo a chi legge. Non è di mia proprietà, è solo parte della mia quotidianità: per questo la lascio liberamente andare per il web. Questo post sostiene il Centro Astalli e aderisce all'iniziativa Liberiamo una ricetta 2013.

martedì 29 gennaio 2013

Verso l'indipendenza


Sono tante le situazioni in cui Emma dimostra di aver iniziato il suo personale percorso verso l'indipendenza, ma quello che è successo questa notte mi ha fatto riflettere. 

Per la prima volta, dopo un  lamentoso risveglio notturno, ha voluto riaddormentarsi nel suo lettino, non nel nostro. Si è lamentata un po' di volte, e io, stanca e assonnata, l'ho presa e messa nel lettone... ma lei, pazientemente è ritornata nel suo lettino a lamentarsi, come a dire "Mamma, è qui che voglio stare, consolami e aiutami a dormire, ma qui!" 

Quante volte facciamo delle scelte che sono di nostro comodo, ma le mascheriamo come fondamentali per il benessere dei nostri figli? Certo è più comodo gestire i risvegli di mia figlia nel mio letto, nel dormiveglia e sotto le coperte, ma forse le sue esigenze sono altre.

Si tratta spesso di sottili equilibri, ma a volte tendiamo a sovrapporre esigenze e bisogni propri con quelli dei nostri figli.

Capita anche a voi? Qual è la vostra esperienza?


lunedì 28 gennaio 2013

Perché uso la fascia porta bebè


Be' direi che le foto parlano da sole!
Era la prima volta che capitava, abitualmente non passo l'aspirapolvere mentre allatto, ma quasi sempre passo l'aspirapolvere con Emma nella fascia.  E' stato davvero uno spasso constatare come Emma ormai sia indipendente nel servirsi da sola quando ha fame/sete!
Buona settimana a tutti!

venerdì 25 gennaio 2013

Ostetrica Federica Ferrero - Cuneo



Partorire a casa oggi è… Nascere! Nascere con fiducia e abbandono completo ai propri sentimenti.

Partorire a casa oggi è… Accogliere! Accogliere una nuova vita con rispetto e calore.

Partorire a casa oggi è… Aspettare! Aspettare nella propria intimità con sicurezza ed emozione.

Partorire a casa oggi è… Complicità! Una complicità ricca di amore, di affetto e di colore.

Partorire a casa oggi è… Protezione! Ogni singolo angolo, mobile, tappeto della casa trasmette protezione.

Entrare in punta dei piedi nella casa che sta per accogliere ed assistere un evento unico e indimenticabile, aspettare con ansia ed emozione la nuova vita, che ha scelto quel momento, quel giorno e quell’ora per donarsi al mondo.
Entrare a far parte di quell’angolo di luce, avere l’onore di essere stata scelta per tutto il percorso e per accogliere nelle proprie mani questa creatura, piccola, calda e teneramente pura.

Partorire a casa oggi è una scelta che sicuramente cambia e migliora la vita di tutti, perché è in quel momento, quando tutto sembra finire, che la potenza della natura ti invita ad un nuovo inizio.

Da ostetrica che assiste parti a casa dico una sola parola, partorire a casa oggi è un REGALO che spero di poter fare anch’io un giorno che diventerò mamma!

Ostetrica Federica Ferrero
Via Cadorna 19, Busca – Cuneo
Tel. 3403945426

Mi chiamo Federica e sono un’Ostetrica Libera Professionista .
Mi occupo in piena autonomia e responsabilità del Benessere Fisico e Psichico della donna-coppia-famiglia in tutto il loro percorso evolutivo ( nascita, infanzia, maturità, gravidanza, menopausa, terza età).
Seguo le gravidanze dal concepimento al parto e post-parto, assisto parti a domicilio in tutta la provincia di Cuneo e Torino, assisto travagli in casa e successivo accompagnamento in ospedale.  Assisto nella dimissione precoce dall’ospedale con sostegno professionale a domicilio per il periodo del puerperio. Sostengo l’allattamento al seno.
Svolgo corsi di acquaticità in gravidanza, svolgo corsi di accompagnamento alla nascita di coppia e di svezzamento naturale del bambino.
Eseguo consulenze pre-concezionali e contraccettive alle donne di ogni età.
Tengo corsi relativi alla Menopausa, consulenze private sulla riabilitazione del Perineo e corsi di gruppo dedicati alle conoscenza e rivitalizzazione del Pavimento Pelvico.


giovedì 24 gennaio 2013

Leggere per


... non è mai troppo presto per imparare a leggere...


Leggere per – Un’iniziativa Equazioni.org per trasmettere e diffondere l’amore e l’importanza della lettura


lunedì 21 gennaio 2013

Il consenso informato


Il consenso informato è l'espressione della volontà del paziente che, adeguatamente informato sulla sua condizione e sul trattamento a cui verrà sottoposto, autorizza gli operatori sanitari ad effettuare il processo diagnostico e/o terapeutico previsto. Ispirato ai concetti di autodeterminazione decisionale e autonomia del malato, il consenso informato è richiesto dal momento che l'atto medico non può compiersi senza una relazione diretta, personale e costante fra curante e malato.

Tra le informazioni che deve contenere vi sono: gli obiettivi della cura proposta dal medico, se il trattamento richiederà l'uso di un farmaco già in commercio oppure ancora in fase di sperimentazione, quali procedure sperimentali verranno impiegate e se ciò comporterà rischi o disagi. (fonte Osservatorio Sanità)

Quante donne sono informate sul fatto che la somministrazione di ossitocina sintetica, fatta spesso di routine per accelerare il travaglio, interferisce con il normale rilascio di ossitocina naturale e quindi disturba l'avvio dell'allattamento e dell'attaccamento?

Quante donne sono informate sul fatto che travagliare in una sala, insieme ad altre donne, con l'andirivieni di medici e operatori, renderà il proprio travaglio più lungo?

Quante donne sono informate sul fatto che il taglio immediato del cordone ombelicale priva il neonato di un sangue ricchissimo di cellule staminali, ossigeno, ferro, globuli rossi e ormoni materni, fondamentali per il primo attacco al seno?

Quante donne sono informate sul fatto che l'episiotomia praticata spesso per facilitare la fase espulsiva, è una ferita che potrebbe essere evitata nella maggioranza dei casi?

Quante donne sono informate sul fatto che  il taglio cesareo è un intervento chirurgico e solo in caso di appropriata indicazione medica è in grado di garantire benefici superiori ai rischi che inevitabilmente comporta?

Quante donne sono informate sul fatto che il parto vaginale dopo taglio cesareo è una scelta ragionevole per la maggior parte delle donne sottoposte in precedenza a taglio cesareo, soprattutto in considerazione dei gravi danni causati dai tagli cesarei multipli?

Quante donne sono informate sul fatto che . . . 

Qual è la vostra esperienza?

Come donne e come mamme, c'è stato qualcosa che avreste voluto sapere prima? O che sapevate e vi ha  ha permesso di vivere pienamente la vostra esperienza?

Come papà, cosa vi è mancato sapere?

Come operatrici, cosa ritenete fondamentale che ogni donna e ogni coppia sappia?


sabato 19 gennaio 2013

Di sabato marmellata


Adoro la marmellata di arance. Sul pane alla mattina oppure con i formaggi tipo robiola o stracchino.

La mia ricetta è

1 kg di arance Navel con la buccia grossa
500 g zucchero

Faccio bollire le arance intere, le buco con uno spiedino e le lascio 24 ore in ammollo cambiando l'acqua qualche volta.
Taglio le arance a fettine finissime, metto in pentola con lo zucchero, faccio andare a fuoco allegro finché la marmellata è pronta. Le scorze e il succo tendono a rimanere separati, dunque la passo leggermente con il frullatore a immersione, non troppo perché mi piace trovare le scorzette, e invaso.


mercoledì 16 gennaio 2013

Casa Maternità Montallegro - Varese


Scegliere il parto a domicilio, perché?  La risposta dell'ostetrica Marta Campiotti.

Non è una scelta, ma un desiderio.
Non si può decidere, sì o no, ma si può solo desiderare e lasciare aperto a ciò che accade.
Desiderare con il cuore, perché senti che è il modo migliore per avere il coraggio e l'energia di dare alla luce il tuo bambino.
Desiderare con il corpo, perché è una occasione unica per l'essere umano femminile di manifestare la sua potenza e e la sua competenza.
Desiderare con la testa perché tutti gli studi e le ricerche ci dicono che il parto in casa ci dà la stessa sicurezza di un parto in ospedale.
Desiderare con le tue ostetriche : non sei sola, sei accompagnata, sostenuta, protetta da donne che conoscono e rispettano l'intima e sacra energia di ogni nascita.

Casa Maternità Montallegro 
 via G. Comi 57  
I 21056 Induno Olona - Varese
Tel. 0332 202464
Marta Campiotti
348 2252517
martacampiotti@iol.it

Maria Michela Pirali
347 9425061
mariamichela.pirali@hotmail.it

sabato 12 gennaio 2013

L'orto di gennaio

Abbiamo pulito, tagliato rami, tolto piantine secche, sistemato i tutori, raccolto sterpaglie.
Abbiamo zappettato la terra intorno a coste e insalata.
Abbiamo seminato, in serra, valeriana e spinaci. Il raccolto è previsto per marzo.
Abbiamo goduto del tiepido sole di gennaio, finché ci ha colti la nebbia

Buon week end a tutti.



mercoledì 9 gennaio 2013

Nascere a Modena

La nascita di un bambino è un momento sacro, momento in cui un essere passa da una dimensione a un'altra, dove la donna va a toccare l’infinito dentro di sé per rinascere rinnovata e rafforzata, è un momento delicato che richiede protezione e intimità.  

L'Ostetrica Chiara Serafini oggi ci spiega perché decidere di accogliere la nascita del proprio bambino a domicilio.

Prima di diventare ostetrica, pensando al parto in casa, mi venivano in mente i racconti di mia nonna in cui la levatrice arrivava con la sua motoretta ed entrando in casa diceva” preparate asciugamani e acqua calda”. Erano altri tempi. Pochi anni dopo il parto è stato spostato in ospedale perché più sicuro per la mamma e il bambino. Ed ora che da anni abbiamo gli ospedali dove partorire perché tornare indietro? Perché il parto in casa?   
Il parto a domicilio non è un ritorno al passato, non è un’idea nostalgica, né un voler andare contro corrente. Il parto in casa non è il vecchio parto a domicilio, ma è basato su una nuova assistenza. Quando si partoriva in casa 50 anni fa la situazione era molto diversa, non c’era acqua potabile a domicilio, in molte case il bagno era esterno, non c’era il riscaldamento e la luce, quindi molte donne si trovavano ad accogliere la nascita del loro bambino in una situazione socio economica difficile. Le levatrici non sempre seguivano la gravidanza ma solo le ultime settimane, gli ospedali non erano attrezzati per gestire le emergenze e i mezzi di soccorso non efficienti come sono ora.  
Detto questo, possiamo affermare che il parto in casa di oggi non ha niente a che vedere con la vecchia idea di nascita in casa. Le evidenze scientifiche ci dicono che il parto in casa risponde a criteri standard di sicurezza e che quando la gravidanza è fisiologica, cioè quando la mamme e il neonato godono di buona salute, la nascita a domicilio è sicura come in ospedale.  I criteri di sicurezza sono dati proprio dalle migliori condizioni igieniche e sociali di cui godiamo oggi, dalla possibilità di raggiungere l’ospedale in poco tempo e di gestire le emergenze in modo molto efficiente da parte delle strutture ospedaliere.  
Quindi il parto in casa oggi è una scelta possibile e reale per molte coppie.  In più offre la possibilità di essere seguiti da un unico operatore (di solito un’ostetrica) o da un gruppo di operatori che si prendono cura di te e ti assistono durante la gravidanza, il parto e il puerperio. Questo tipo di sostegno, definito “continuità dell’assistenza”, dovrebbe essere offerto a tutte le donne, come evidenziano anche le ultime linee guida italiane che vedono l’ostetrica come figura di riferimento nella gravidanza fisiologica e la continuità dell’assistenza come strumento per migliorare la salute di mamma e bambino.  Quindi potete decidere chi avere con voi nel momento della nascita, invece di avere vicino persone sconosciute.  
Nel parto in casa la donna, l’uomo e il bambino sono i veri protagonisti di questo evento e attraverso la scelta informata possono decidere il tipo di assistenza che desiderano sempre accompagnati da chi vi assiste.  
Ma lasciamo un attimo da parte quello che dicono le evidenze scientifiche ed addentriamoci un po' di più nell'esperienza della nascita. La nascita è un evento fisiologico nella grande maggioranza dei casi, ma è riduttivo limitarla solo a questo. La nascita di un bambino è un momento sacro, momento in cui un essere passa da una dimensione a un'altra, dove la donna va a toccare l’infinito dentro di sé per rinascere rinnovata e rafforzata, è un momento delicato che richiede protezione e intimità.  
La nascita è ritmo,  il ritmo è vita, non c’è giorno senza notte, riposo senza attività, inspiro senza espiro, non c’è gioia senza sofferenza. L’alternanza guida questa esperienza, il ritmo non è standard ma personale, ogni donna e ogni bambino hanno una loro alternanza che è quella giusta per loro, la loro orchestra ormonale funziona in modo perfetto, senza bisogno di intromissioni esterne che andrebbero ad alterare questo equilibrio perfetto.  
E’ un rituale, uno dei pochi ancora rimasto, in cui una donna attraverso l’esperienza della nascita passa da donna a madre.  
La nascita è sessualità; i suoni, i movimenti, le sensazioni che una donna può provare durante il parto hanno una componente sensuale molto intensa. Alcune donne possono provare l’orgasmo e/o sensazioni piacevoli durante il parto perché gli ormoni che si scatenano durante il travaglio e il parto sono gli stessi che entrano in gioco in un rapporto amoroso.  
Il parto in casa permette di ridonare alla nascita tutti i suoi aspetti, che a volte negli ospedali non trovano spazio. La nascita è molto di più di quello che a volte può sembrare. Per questo penso che la nascita a casa sia una possibilità veramente speciale di accogliere un bambino che nasce.

Via Santa Lucia 32AB, Montale Rangone, Modena

Chiara Serafini 338.9315420
Silvia Mori 3331343441
Assistenza a gravidanza, parto, puerperio e nei cicli di vita femminile.
Corsi di accompagnamento alla nascita a Montale, Sassuolo e Formigine.


lunedì 7 gennaio 2013

Questioni di empowerment : la fascia porta bebè


Con il termine empowerment viene indicato un processo di crescita, sia dell’individuo sia del gruppo, basato sull’incremento della stima di sé, dell’autoefficacia e dell’autodeterminazione per far emergere risorse latenti e portare l’individuo ad appropriarsi consapevolmente del suo potenziale.

Questo processo porta ad un rovesciamento della percezione dei propri limiti in vista del raggiungimento di risultati superiori alle proprie aspettative.1

Molto spesso noi mamme abbiamo bisogno di potenziare la nostra autostima, di sentirci efficaci e autodeterminate. Questo è vero per tutte le mamme, ma lo è ancora di più per chi, come me, è solo nell'accudimento del/dei  proprio/i  bambino/i.

Andare, per esempio, a fare la spesa da sola con un neonato o un bambino più grandicello non è semplicissimo. Potrà sembrare una banalità, ma può mettere in crisi la nostra capacità di fare anche le più piccole cose e minare la nostra fiducia   

Ecco allora che se il piccolo è stretto sulla tua schiena (o sulla tua pancia) e tu hai le mani libere di spingere il carrello, fare la spesa, pagare, trasportare pacchi e sacchetti in macchina, tutto diventa molto più semplice e tu ti senti bene. E non è poco davvero. 

Voi cosa ne pensate? Cosa potenzia la vostra autostima? 
Buona settimana a tutti!

1 Cfr voce Empowerment di Wikipedia

2 La foto è di repertorio in quanto, essendo da sola, non riesco a fotografarmi mentre faccio la spesa!


sabato 5 gennaio 2013

{this moment}

. . . . . . . . . . 

{this moment} - A ritual. A single photo - no words - capturing a moment from the week. A simple, special, extraordinary moment. A moment I want to pause, savor and remember. 

If you're inspired to do the same, leave a link to your 'moment' in the comments for all to find and see.

. . . . . . . . . .


da un'idea di SouleMama


giovedì 3 gennaio 2013

Le dieci lune - Pisa


Perché partorire a casa oggi?

Perché un buon parto è un investimento per il futuro e i suoi esiti durano tutta la vita: della donna, dell'uomo, del bambino, della famiglia e della società.
Perché a casa sua, tra le sue cose, nel suo ambiente, tra le persone che lei sceglie, la donna è più tranquilla, più libera di lasciarsi andare, di vivere pienamente la sua esperienza. 
Perché nell'intimità della sua casa, l'uomo, futuro padre, potrà esprimere più liberamente il suo ruolo di protettore. 
Perché il bambino, nato da un parto naturale e non disturbato, sarà accolto nel rispetto della sua piccola persona. 
Perché il parto a casa è più facile, più sano, meno rischioso, più soddisfacente per la donna , il bambino, l'uomo padre e per le ostetriche che lo assistono. 
Perché il parto a casa è un parto non disturbato e questo fa sì che funzioni meglio. 
Perché per le professioniste addette a questa assistenza, le ostetriche, è un modo di lavorare molto gratificante, in continuità di assistenza e questo fa sì che esse svolgano il loro lavoro con passione, impegno e soddisfazione e riescano ad offrire un'alta qualità di assistenza . 
Perché, per le ostetriche, è l'unico modo di offrire un assistenza protettiva, non invasiva. 
Perché un buon inizio protegge la relazione madre bambino, l'allattamento al seno, la soddisfazione dei genitori.  
                                                                                                          Polina Zlotnik, Ostetrica
Associazione culturale per la nascita naturale
Via degli Artigiani, 7, Pisa
050 573539    338 2372772

Polina Zlotnik    zlotnik@interfree.it
Per informazioni sui percorsi preparto, accompagnamento alla nascita, assistenza al parto e per il parto domiciliare 

Tiziana Fustini    t.fustini@tiscali.it
Per informazioni su 'IL PUNTO FAMIGLIA' incontri sulla genitorialità 


martedì 1 gennaio 2013

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